martedì 28 aprile 2015

Io sono chi

Quante cose posso dire di essere
sono il viaggiatore che attraversa la strada
sono la donna alla finestra
la rosa selvatica e il calabrone 
una bambina che traduce parole
sono l'immagine di due amanti
che si giurano dolcezze su un treno
sono la velocità che arriva alla stazione
l'attesa, un rimpianto per la carezza mancata
e un vestito rosso in vetrina
sono con certezza un milione ed oltre
dopo l'universo e in fondo al mare
sono il corpo che riceve, l'anima che vuole
un dolente giovane cuore che corre
da chiamare lupo, da chiamare signore.

Viaggio

Quelli che mi piacciono sono generosi
lasciano pagato per chi arriva dopo
un caffè con latte, una rosa
una spiaggia per guardare il mare.

Sì, guardate la mia nave
era un colosso, la regina dei mari
fendeva le onde, rullava sulla schiuma
cullata dalle maree, abbracciata dai tifoni.

Mi prendi con te perchè hai in mente un viaggio
raccolta come un fiore, arrogante come un fiore
che schiude la corolla al sole, e non bada ad altro.

Dimentico chi non vuole e protesta
non è facile sentire così forte la pioggia
le stelle pungenti, il vento che sferza.

Quante vite sfiorate, tenute un istante
sono semplice, sono un cucciolo che geme
nato ancora teneramente
da una madre amorosa.

lunedì 27 aprile 2015

Una foresta

Che cos'è la vostra casa
ora che il ciliegio muore...
Pensare ad una foresta
desiderare una foresta
vedere le radici allungarsi
sprofondare nel terreno
i rami afferrarsi al cielo
saldamente le mie mani
prendono il cielo
come gli alberi si inventano la vita
il respiro, le foglie, la linfa
ingrossare le gemme
i fiori donati, unito amore
tremano le chiome
ad una farfalla posata
adesso su una corolla...
Sognare una foresta
il corpo rivive alla frescura
riposa, gli occhi aperti ricordano...

martedì 21 aprile 2015

Dove

Dove fiori e piante discorrono nella loro calma
lì abbiamo trovato il nostro vasetto di fragole
i petali bianchi bene aperti e i frutti
ancora solo accennati...
Hanno preso dimora, come se loro stesse
decidessero per noi, in fondo al giardino
dove l'erba rinfoltisce e sussurra e le foglie
sembrano sgorgare dal tiglio, dal melo...
Vicine al totem delle farfalle e alle conchiglie
rubate al mare, dove qualche sasso dipinto
di blu diviene mistero tra ortiche e viole...
E per ogni ora di questo tempo un'ape danza
un picchio fa risuonare il suo becco 
sul tronco dell'olmo
una pioggia di luce cade senza sosta
e il frutto si ingrossa, si tinge, si prepara
ad esser colto...
Da noi, qui, dove stiamo con poche parole
a guardare, portatori di acqua, di sogni... 

sabato 18 aprile 2015

Amante

Questo mese rimane sulla pelle
ho i fiori e i graffi, i capelli nel vento 
sento germogliare i rami la terra il cuore
ad una sorgente fresca tra l'erba tenera
la luna schiara il volto, le mani
non ti fermi, sole, costruttore di fuoco
ospite di un verde giardino trovato
la primavera è un nome tra le labbra
lo stupore ripetuto e lo splendore
l'ombra di una nube, di un volo.