Piccola cresciuta tra fiori e urla
la casa risuonava
spingevano con forza i profumi
una grande ombra odorosa
muoveva corolle e foglie
al grido dell'uomo, nella rabbia di lei.
La gatta con l'uccellino in bocca
rannicchiata tra l'erba alta
presa dal battere forte dei cuori
ansima e tende le orecchie nere .
Tutto è aperto ma stringe ugualmente
male del cuore piccino e fatato
trova un varco nella siepe
struscia il suo corpo oltre
il sentore del fiore di sambuco
le inonda l'anima e si deposita
come sabbia nel fiume.
lunedì 30 marzo 2015
domenica 29 marzo 2015
giovedì 26 marzo 2015
La luna sorge
Alla mia maniera mi sono data al mondo
graffiando la sua superfice, incidendo una cifra
a te dico si, e accendo un piccolo lume.
Il bracciale di cuoio nero, l'anello d'argento
sono chiavi magiche, aprono il desiderio d'ora
una rosa, i tralci, le foglie, il giglio
oltre la finestra la pioggia canta
il giardino si disseta nei rivoli d'acqua.
graffiando la sua superfice, incidendo una cifra
a te dico si, e accendo un piccolo lume.
Il bracciale di cuoio nero, l'anello d'argento
sono chiavi magiche, aprono il desiderio d'ora
una rosa, i tralci, le foglie, il giglio
oltre la finestra la pioggia canta
il giardino si disseta nei rivoli d'acqua.
Vento di Marzo
Una sciarpa rossa disegnata a farfalle
avvolta stretta alla gola per sentire la seta
delicata sulla pelle lottare col vento
di Marzo la pioggia pungente e fredda
con un tepore nuovo incontra i miei occhi
come il pianto che scioglie l'immagine.
avvolta stretta alla gola per sentire la seta
delicata sulla pelle lottare col vento
di Marzo la pioggia pungente e fredda
con un tepore nuovo incontra i miei occhi
come il pianto che scioglie l'immagine.
mercoledì 25 marzo 2015
Un giorno in Primavera
Stringi alcune foglie di nocciòlo nei pugni
un lembo di cielo ti è come rimasto
fra i capelli, pioggia sottile, arcobaleno
hai una spiaggia ai tuoi piedi e scogli
dolce suono del mare e uno stormire verde
ripeti l'amore per me e lo dici bene
non ho più storia, col cuore ritorni, rimani.
un lembo di cielo ti è come rimasto
fra i capelli, pioggia sottile, arcobaleno
hai una spiaggia ai tuoi piedi e scogli
dolce suono del mare e uno stormire verde
ripeti l'amore per me e lo dici bene
non ho più storia, col cuore ritorni, rimani.
martedì 24 marzo 2015
Segreti
Cosa cadeva dentro di me
sembrava una pioggia
un falco sceso a ghermire
ti seguivo coi segreti nelle tasche
ogni tanto li facevo tintinnare
per farti volgere con lo stupore negli occhi...
Ma vedi un albero fiorito
vedi le api danzargli intorno
e un rametto giovane dondolare
al peso lieve di un passero
il sole risplende sulle ali e nello sguardo
vertiginosa e alta si palesa la vita...
Sono stata sempre così, la bimba
coi giochi che nessuno vedeva
radicata in terra fertile, con una testa uccello
in cerca di nido, di cielo
i temporali, le nubi rosa in primavera
i profumati mattini d'estate
ho disegnato il mio corpo come mi andava
coi colori che trovavo per strada
dei fossi, dei libri, degli amori...
Venni alla luce per nascere
trepidante ai germogli incontrati...
l
sembrava una pioggia
un falco sceso a ghermire
ti seguivo coi segreti nelle tasche
ogni tanto li facevo tintinnare
per farti volgere con lo stupore negli occhi...
Ma vedi un albero fiorito
vedi le api danzargli intorno
e un rametto giovane dondolare
al peso lieve di un passero
il sole risplende sulle ali e nello sguardo
vertiginosa e alta si palesa la vita...
Sono stata sempre così, la bimba
coi giochi che nessuno vedeva
radicata in terra fertile, con una testa uccello
in cerca di nido, di cielo
i temporali, le nubi rosa in primavera
i profumati mattini d'estate
ho disegnato il mio corpo come mi andava
coi colori che trovavo per strada
dei fossi, dei libri, degli amori...
Venni alla luce per nascere
trepidante ai germogli incontrati...
l
domenica 22 marzo 2015
sabato 21 marzo 2015
venerdì 20 marzo 2015
Il paese che sei
Il tuo viso, parola gentile, è un paese
che ho veduto da lontano brillare
ponti e vie aperte, passi di donne
sui selciati antichi, giardini carichi di frutti
messaggeri d'amore agli angoli delle case
sui tetti la festa di albe e tramonti
ammirati da un balcone rivolto al tutto.
che ho veduto da lontano brillare
ponti e vie aperte, passi di donne
sui selciati antichi, giardini carichi di frutti
messaggeri d'amore agli angoli delle case
sui tetti la festa di albe e tramonti
ammirati da un balcone rivolto al tutto.
giovedì 19 marzo 2015
Cielo e terra
Abbiamo chiamato le stelle
e le stelle sono arrivate
un momento fa, eravamo pronti
le mani intrecciate sui fianchi
il cielo ci guarda con occhi d'acqua.
Accorata una frase ritorna e mi accarezza
sei stella e luce, trasformata da me
l'assenza, il tuo mondo, la sostanza che sono.
e le stelle sono arrivate
un momento fa, eravamo pronti
le mani intrecciate sui fianchi
il cielo ci guarda con occhi d'acqua.
Accorata una frase ritorna e mi accarezza
sei stella e luce, trasformata da me
l'assenza, il tuo mondo, la sostanza che sono.
mercoledì 11 marzo 2015
Il giardino
Oggi tutto è rinverdito
un velo fresco si alza
illuminato di nuovo
si rivedono le tenere
punte rosse delle peonie
alloggiate da una maga
con dolcezza tanto tempo fa
c'è un declivio che porta
ai gradoni di pietra assediati
dai ciuffi furiosi di viole
le radici possenti degli olmi, del noce
come dita di mani felici
hanno amato questo giardino
di dolci rose avvinghiate al muro
alle canne incrociate
lui ha vissuto risate e sogni
lacrime, e una vuota profezia
gettata al suo glicine maestoso, alle api
troppo cielo troppo vento troppo fiore
ancora le fragranze, i giacinti, i lillà
a voi è sfuggita la pienezza che è stata
perduti gli occhi belli e le mani sante
perduta la voce che dice e sferza
per chi osa, e vibra, all'amore, al non sapere
ora rifiorisce e non si ferma
tutta l'erba canta e cresce.
un velo fresco si alza
illuminato di nuovo
si rivedono le tenere
punte rosse delle peonie
alloggiate da una maga
con dolcezza tanto tempo fa
c'è un declivio che porta
ai gradoni di pietra assediati
dai ciuffi furiosi di viole
le radici possenti degli olmi, del noce
come dita di mani felici
hanno amato questo giardino
di dolci rose avvinghiate al muro
alle canne incrociate
lui ha vissuto risate e sogni
lacrime, e una vuota profezia
gettata al suo glicine maestoso, alle api
troppo cielo troppo vento troppo fiore
ancora le fragranze, i giacinti, i lillà
a voi è sfuggita la pienezza che è stata
perduti gli occhi belli e le mani sante
perduta la voce che dice e sferza
per chi osa, e vibra, all'amore, al non sapere
ora rifiorisce e non si ferma
tutta l'erba canta e cresce.
Risposta
Noi assomigliamo a qualcosa
assomigliamo ad una risposta
raccogliemmo per strada una domanda
tu in un modo, io nell'altro
quando non mi interessava più
parlare con chi aveva ragione da vendere
quando tu eri all'angolo
come un pugile pesto
entrambi col fumo negli occhi
a pungere lo sguardo
i nostri corpi trasformati amando l'anima
come mi hai visto tu e come io ti vedo
caldi e cattivi dove intesse il nido e dove nasce...
assomigliamo ad una risposta
raccogliemmo per strada una domanda
tu in un modo, io nell'altro
quando non mi interessava più
parlare con chi aveva ragione da vendere
quando tu eri all'angolo
come un pugile pesto
entrambi col fumo negli occhi
a pungere lo sguardo
i nostri corpi trasformati amando l'anima
come mi hai visto tu e come io ti vedo
caldi e cattivi dove intesse il nido e dove nasce...
giovedì 5 marzo 2015
Vivo
Apro la finestra in un mattino di sole
una tortora si alza dai sassi appena mi scorge
il merlo saltella fin sotto al sambuco
un gallo si ferma vicino alla legna tagliata
si sente un profumo di fiori selvaggi
tra il roseto spogliato il pettirosso
brilla con gola e petto infiammati
fischia qualcosa, rotola una mosca stupita
il cielo profondo richiama le cime frementi
degli alberi, degli olmi e dei pioppi
come non sapere, come non dire
che il mondo non ha età, non conta
diventa per noi sempre perduto.
una tortora si alza dai sassi appena mi scorge
il merlo saltella fin sotto al sambuco
un gallo si ferma vicino alla legna tagliata
si sente un profumo di fiori selvaggi
tra il roseto spogliato il pettirosso
brilla con gola e petto infiammati
fischia qualcosa, rotola una mosca stupita
il cielo profondo richiama le cime frementi
degli alberi, degli olmi e dei pioppi
come non sapere, come non dire
che il mondo non ha età, non conta
diventa per noi sempre perduto.
Mattino
La città risplende come ali di vetro
guarda, ho gli stivaletti chiari ai piedi
con le frange ai lati e dei ricami di neve
qui, mi vedi per la prima volta e senti
come sono scesa da casa ed i miei passi
nel primo mattino sotto ai tigli del viale
insieme ad un vagare di cane festoso
al verso di un merlo sull'erba del parco
ed il rombo distratto di un'auto che parte
nel taglio di sole sulle case alte e diritte
mi vedi sospinta da un vento improvviso
che smuove le chiome di alberi e donne
senti bene e forte il mio cuore cantare
solo riluce per un istante appena
eterno, via dal domani e da cosa diviene.
guarda, ho gli stivaletti chiari ai piedi
con le frange ai lati e dei ricami di neve
qui, mi vedi per la prima volta e senti
come sono scesa da casa ed i miei passi
nel primo mattino sotto ai tigli del viale
insieme ad un vagare di cane festoso
al verso di un merlo sull'erba del parco
ed il rombo distratto di un'auto che parte
nel taglio di sole sulle case alte e diritte
mi vedi sospinta da un vento improvviso
che smuove le chiome di alberi e donne
senti bene e forte il mio cuore cantare
solo riluce per un istante appena
eterno, via dal domani e da cosa diviene.
mercoledì 4 marzo 2015
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