giovedì 10 dicembre 2015

Mondo nuovo

Svegliandomi un mattino
alla luce di un cielo bordato di rosa
ho veduto che il mondo
traboccava del mio, segreto
i fiumi che mi scorrono dentro
irrompevano nei stretti cortili
le foreste e i viaggiatori
rapidamente mettevano radici
sulle cose di ieri, le strade
gli incroci, i palazzi squadrati
i residui di alberi ancora viventi
terra feconda per le mie alture
approdi ai vascelli dai carichi stranieri
quindi le ragazze felici, gli uomini fumanti
l'incalzare dei discorsi nei crocchi aperti
un amante cerbiatto nascosto tra i fiori
si elevano i ponti, le torri, i fari
un mare immediato sgorga
come un desiderio, come un diritto
e ancora un altro mondo vi si scorge
nelle sue gole allagate e silenti
nel rumore di fondo, di moto. di onda.

domenica 6 dicembre 2015

Il mondo che porti

Avvicinata a te mi riposo
col tepore che ti è dovuto
nell'incavo di un albero
o tra i cuscini del letto.
Sto diventando morbida alla vita
voglio tramonti luminosi
spiagge chiare d'inverno 
soste per bere qualcosa di caldo.
Un lavoro di raccolta impaziente
profili di strade e di volti, paesaggi, corse al mare
gli occhi di chi passa e il sorriso a una richiesta.
Torniamo a casa dopo tanto girare
e si è veduto l'acqua rispecchiare il cielo
un gatto assorto, dei dolci su un bancone 
il sospiro sfuggito con un moto di stizza
la foto di una rosa esposta in una vetrina
mi aiuti a portare, ed è meno fatica.