venerdì 21 novembre 2014

Luce degli occhi

Quella meraviglia che cos'era
aveva occhi luminosi e capelli neri
vasi ben disposti nel giardino
in modo che la piccola farfalla
potesse agilmente portare
gli omaggi all'erba e alle rose.
Aveva un'auto nuova fiammante
che andava sulle strade assolate 
con un carico di pesche profumate
e finestrini abbassati per far uscire 
canzoni, risate e litigi
i sogni, le attese, gli spiccioli in tasca.
Che cos'era che risplendeva quieto
nel suo corpo orgoglioso
una città di mare e discese
con gradoni e palmeti
urla nei mercati, uscite dai portoni.
Che cos'era lo stupore di lei
la sete, la corsa, l'elenco dei nomi
da ricordare per la loro bellezza 
senza fine, ma piangendo a volte
perchè nella cupola del cuore
sono farfalle, bambine
qualcosa che nasce
un miagolìo alla finestra
un soffio che smuove.




domenica 16 novembre 2014

La notte, l'alba

Ho capito adesso che tutte le tue durezze
erano sogni, hai sognato me
facendomi occhi, passi, quel respiro
scegliendo per me il prato, l'acqua dove bere
e le pietre preziose sotto all'olmo
le mettesti in modo
che uscissi dal mio cespuglio
volevi vedermi arruffata, con timore
d'improvviso battevi le mani
cercando il mio sussulto e
 le pupille di fuoco
a donarti fiamma, luce
il gusto di tenermi
allargando la notte
creatura cauta e ferma non puoi
non sei, io fiuto l'alba
nei lontani margini
in me sono cresciuti i boschi.


Guardar fuori


Fiore notturno


giovedì 6 novembre 2014

Millenaria

Con un rito mi sveglio
il mattino è tutto appeso
ai rami di questi
calmi alberi millenari.
Con me gli anni riempiono
tasche, scatole e astucci
le foto ritagliate, i sorrisi
che rivedo, poi in cucina
il cesto delle mele
il fuoco che scalda
un'idea per il giorno
ritornando alla tua facilità
nell'aprire la vita 
per me, tutto e sempre
i tuoi occhi antichi, le mani
una carezza alla gatta
fiori gialli e mandarini
la dolcezza del buon cibo
la voce che porta
il fiume calmo che eri.

mercoledì 5 novembre 2014

Murales

Dire di una mancanza forse non serve
nell'agitazione dei posti scaduti
guardo con stupore cosa è cresciuto
quella pianta ha dato i nuovi germogli
di là rive fresche ed altri nidi
e il trasloco delle cince, il riccio sorpreso
l'aroma delle erbe, il colore di maggio...

Decisi di dipingere un muro trovato
scelsi le foglie di olmo e di acacia
e le spade dell'iris, le canne e le spighe
lucertole e insetti nelle corolle
tu portavi contenta le rose nei tralci di siepe
scendeva il turchese dal cielo quando
raccontavi del tempo presente, così pieno
da non capire, io, ma sentivo il bene
e la gioia, la festa di averti...

Cosa c'è?


Bella


Vola