giovedì 3 luglio 2014

Non ho ordine

Ho scambiato il battere d'ali di una tortora
per il suono della tua bicicletta sulla ghiaia
vedi, io aspetto, anche se sono pronta
intanto scrivo del mio posto nel mondo
quel puntino sulla mappa
e del popolo di uccelli che vive nel giardino.

Non ho ordine, dissemino bigliettini
vergati con cifre, nomi, liste, frasi
qualcuno è disegnato con un fiore nero, o blù.
Non ho ordine, il lavello della cucina sgocciola
gocce e polvere rapprese sull'acciaio
scuri spigoli di muro e soffitti
le mie foto sono disperse
tra un migliaio di scatole e cassetti
affastello commenti su di me
e moniti che paiono affettuosi
con sempre una scintilla di stupore
all'angolo tenero dell'occhio.
Non ho ordine, i miei slanci
non portano sicurezze
solo conferme di opinioni già espresse
perchè sentimentali e illogici si nasce, dicono
o devianti per mancanza d'amore
per troppo amore scadente
e la dose è rincarata.
Non conosco l'equilibrio, per questo
voglio stare dappertutto
e dove ci sarà un posto caldo
vorrò accomodarmi con tutto
il mio benessere tascabile
acrobata, fastidiosa regina e ladra
raccomando il cuore
il grumo scomposto degli anni.

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