domenica 16 novembre 2014

La notte, l'alba

Ho capito adesso che tutte le tue durezze
erano sogni, hai sognato me
facendomi occhi, passi, quel respiro
scegliendo per me il prato, l'acqua dove bere
e le pietre preziose sotto all'olmo
le mettesti in modo
che uscissi dal mio cespuglio
volevi vedermi arruffata, con timore
d'improvviso battevi le mani
cercando il mio sussulto e
 le pupille di fuoco
a donarti fiamma, luce
il gusto di tenermi
allargando la notte
creatura cauta e ferma non puoi
non sei, io fiuto l'alba
nei lontani margini
in me sono cresciuti i boschi.


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