Ho capito adesso che tutte le tue durezze
erano sogni, hai sognato me
facendomi occhi, passi, quel respiro
scegliendo per me il prato, l'acqua dove bere
e le pietre preziose sotto all'olmo
le mettesti in modo
che uscissi dal mio cespuglio
volevi vedermi arruffata, con timore
d'improvviso battevi le mani
cercando il mio sussulto e
le pupille di fuoco
a donarti fiamma, luce
il gusto di tenermi
allargando la notte
creatura cauta e ferma non puoi
non sei, io fiuto l'alba
nei lontani margini
in me sono cresciuti i boschi.
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