venerdì 13 novembre 2015

Intrecciare un canestro

Come dura la mia calma
se resiste costruendo argini spaccati
una giornata intera e sì
un po' di sera, e solo una goccia di notte
appesa alla mezzaluna
a un grumo puntuto di stelle
mentre il vento percorre e giunge
in fondo, voglio il vento e la furia 
perchè da ragazza ero giunco e
quel midollo tenero rimane, si flette
nella mia natura cresciuta
così, grave, con l'acqua alle radici 
attraversata dal fluire cattivo
che brucia e lenisce
mi rivolto, sono un canestro
perduto nel fiume.

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