lunedì 16 giugno 2014

Rosso

Adesso io ricordo le parole sbocciate
sulla terra solo per me, ne ricordo
il suono tra le labbra e la mia pretesa
di salire, di entrare quando bastava
spalancare gli occhi e sospesa
nel pieno della festa a danzare...
Chi è nato, apparso nella cuspide
di un mese, di un anno rotondo
chi è nato per venirmi a dire
" ho attraversato l'intero globo
da bambino per raggiungere
il destino di una donna"
Io preparo il lenzuolo di cotone rosso
il cuscino di piume che sogna
d'involarsi al vento delle terrazze aperte
sei l'ultimo ragazzo, l'ostinato sensibile
disteso nel rosso e dicevo di una gemma
che poteva sfolgorare, incurante, arrogante
posso io essere davvero, visione
immaginazione e parole che si fanno corpo
da toccare, qui o altrove sempre verso me
e sì, il ritmo si fa lento, ammorbidisce
spine, asperità, tutta la durezza di una
battaglia conservata per anni
lascio andare
il mio respiro è un ponte.

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