giovedì 22 maggio 2014

Canto di rabbia e d'amore

Per come sarà, abbiamo trovato un posto
dove continuare a lottare,
niente sparizioni questa volta
niente rese in nome di un miraggio.
Abbiamo riconosciuto il modo in cui
il sole accarezza i muri, sfiora i tralci,
i gradini saliti dai nostri passi impazienti.
E' diventato subito, con le nostre gesta,
il luogo deputato, una fortezza aperta
al mondo, rovesciata addosso a chi
assente nel cuore vuole mordere i confini
senza vederne la bellezza racchiusa.
Potete condannare la vita, fatelo!
avrete sempre uno specchio
ad abbagliare i vostri occhi,
avrete sempre in dono il labirinto
che vi siete scelti come paradiso.
Non tollerate i nostri piedi nudi
noi camminiamo, e le asperità
e l'erba vellutata, i sassi,
la rugiada e la polvere
sono il nostro linguaggio.
Ostili, cari, il sole nasce,
percorre il cielo con noi, sfolgora.
E' tutto il bisogno che abbiamo.

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