mercoledì 2 aprile 2014

Accade con bellezza

Si parlava di te, sul finire di una mattinata spesa in giro per la città a sbrigare impegni e piaceri. Già stanchi mentre la gente attorno a noi si sfiniva nella fretta con l'idea del pranzo, della pausa, di tornare veloce a casa.
Parlavamo di te, delle tue imprese, e intanto si rallentava il passo perchè noi no, non volevamo ancora tornare nella casa vuota.
Ci raccontavamo dei tuoi occhi " assassini " come avevano stabilito alla fine, a suggello di tutta una vita scandalosamente vera.
Sempre più lentamente noi sul marciapiede stretto, sotto a vetrine e portici sfiorando passanti perduti, guardandoci con rimpianto nonostante i begli oggetti nelle buste e le scarpe nuove ai piedi.
E poi ci raggiunge una musica alta e piena, dolcissima come un ricordo d'amore. Arriva da laggiù, da uno zingaro che sta suonando il sassofono davanti ad un portone. In questo momento preciso suona accorato, come dovesse andarsene via per sempre. Nessuno si ferma a dare, nella custodia che ha accanto brillano 2, 3 monete sparse.
Ma capita che più noi ci avviciniamo più la gente, come se seguisse un accordo segreto, si soffermi per posare monete nuove.
Adesso anche noi ci chiniamo a mettere sul cumulo luccicante il nostro denaro di carta e siamo splendidi e contenti.
Lui va, non vede niente di tutto questo, ha gli occhi chiusi, trasognato e dimentico di dove si trova. Lui suona besame mucho.

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