venerdì 11 aprile 2014

Carmen

Voglio quelle mani, voglio il grosso anello d'argento sulla pelle,
ti invito a mangiare da me, nella mia casa.
Ho preparato buoni cibi caldi. Io voglio vedere le tue mani
stringere la forchetta, il coltello, il bicchiere. Non mi perderò
nemmeno uno dei bagliori che il tuo anello d'argento emetterà.
Argento sulla tua pelle scura, rilievo di vene sul dorso.
Cercare l'amore, con offerte semplici, le mie. Ne siamo immersi,
io sono la tribù che si inchina ai piedi del totem, i tamburi battono,
echeggiano i canti, il cielo è infiammato. La mia stanza-villaggio
abitata da te, vita. Mi dico, un attimo, un istante. Lanciato nel
futuro, il sasso scagliato che infrange acqua, vetro, cuore.
Ti rubo l'anello e nel farlo tu stringi, le mie mani sono nelle tue,
per sempre.

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